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mercoledì 22 agosto 2012

Il metanodotto Algeria-Italia

Metanodotto Italia-Algeria

Oggi sono un modesto pensionato dell'Inps in ansia per le tasse e per le bollette che decurtano il piccolo assegno con il quale vivo eppure sono stato uno dei creatori del metanodotto che da trent'anni rifornisce l'Italia di gas proveniente dall'Algeria e che per un lungo periodo di tempo ha assicurato la pace nel Mediterraneo e la prosperità e la sicurezza energetica del nostro Paese e della stessa Algeria.
Facevo parte del Consiglio di Amministrazione dell'Ente Minerario Siciliano presieduto prima dall'Ing.Sarti dell'Eni e poi da Graziano Verzotto un geniale uomo politico dc ed imprenditore pubblico che aveva in testa un programma serio di industrializzazione della Sicilia forse l'unico programma non colonialista che la Sicilia abbia mai avuto. La Sicilia è stata colonizzata da industrie inquinanti. Abbiamo subito la devastante presenza dell'Eni a Gela e della Montedison a Siracusa e delle raffinerie che hanno fatto crepare di cancro migliaia di persone nel silenzio dei siciliani simile a quello dei tarantini di oggi che vogliono l'ILVA anche così com'è.
Il prof.Rocca e Paolino Angrisani membri del consiglio di amministrazione dell'Ems presentarono a Verzotto un progetto di metanodotto Algeria-Italia basato sullo attraverso sottomarino dello Stretto di Sicilia, una idea allora di rara audacia perchè mai nel mondo si era tentato una impresa del genere.
L'Eni infatti proponeva il sistema dei gasificatori e degasificatori collocati in Africa ed in Sicilia ed una flotta di navi metaniere che avrebbero trasportato il gas reso liquido.
Contro la volontà dei "poteri forti" contattammo la Sonatrack che era la corrispondente dell'Eni per la l'Algeria. Ricordo con commozione la visita dei dirigenti della Sonatrack all'Ente Minerario Siciliano. Erano dei ragazzi poco più che ventenni che avevano in mano una risorsa fondamentale come il metano. Facemmo accordi con la Sonatrack e fondammo assieme a loro una società che si chiamò Sonems e che presiedette a tutta l'operazione che ci accingevano a fare.
Per 500 milioni di lire di allora (una somma enorme negli anni sessanta) incaricammo la Bectel società specializzata nella posa di tubi nelle profondità del mare di prepararci un progetto di fattibilità. Progetto che fu fatto in sei mesi con risultati estremamente incoraggianti e positivi. L'Eni ci voleva comprare il progetto per 5 miliardi di lire ma noi tenemmo duro.
Lascio immaginare lo stress che subimmo da quel momento in poi. Credo che i servizi segreti e le compagnie petrolifere del mondo si fossero tutti mobilitati per farci la radiografia ed esplorare profondamente la personalità e la vita di ognuno dei folli consiglieri dell'Ems che avevano usato sfidare i potenti.
Il metanodotto fu fatto. Verzotto pagò con una denunzia basata sul fatto che aveva depositato dieci miliardi di lire dell'Ems nella Banca Privata. Un versamento sollecitato dalla segreteria amministrativa della DC a tutti i presidente DC degli enti economici italiani. Ma Verzotto fu costretto a scappare in Libano per non finire in prigione.
Quando si inaugurò il metanodotto a Mazara del Vallo non era prevista la presenza del Presidente dell'Ems al tavolo della presidenza. Solo managers dell'Eni! Paolino Angrisani ebbe guai grossi e per anni non fece altro che andare e venire dai tribunali. Il prof.Rocca è morto a Roma di crepacuore. Io sono stato risparmiato probabilmente perchè ritenuto un pesciolino troppo piccolo e troppo poco importante. Eppure senza l'apporto della CGIL che io rappresentavo nell'EMS difficilmente si sarebbe potuto andare avanti controcorrente.
Nei verbali della Sonems che conservo c'è lo schema di tracciato del metanodotto disegnato così come è stato poi realizzato dieci anni dopo.
La Sicilia non ha da allora mai più avuto un programma serio di sviluppo economico.

1 commento:

  1. Salve Pietro
    mi chiamo Marta e sono una ricercatrice storica; sto lavorando sul Transmed e ho trovato questo suo articolo molto interessante, sarei interessata ad approfondire l'argomento. Se le va mi scriva per favore a mrt.musso@gmail.com
    Grazie e cordiali saluti

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