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martedì 4 settembre 2012

la candidatura



la candidatura

Luigi Colajanni mi candidò nel collegio senatoriale di Enna il posto dove era stato eletto senatore Epifanio la Porta e prima di lui, come indipendente del PCI, Simone Gatto illustre figura del socialismo siciliano. Era talmente sicuro della mia elezione che già discuteva a quale gruppo avrei potuto iscrivermi e proponeva il gruppo misto. Luigi Colaianni sapeva benissimo che non ero comunista e mi accettava per quello che ero. Quando si seppe della mia candidatura, contrariamente a quanto si era fatto in altre occasioni, i socialisti che mi erano stati più vicini furono durissimi come me. I socialisti della CGIL si riunirono in gran completo sotto la presidenza di Ottaviano del Turco in una pubblica sala e compirono un rito di scomunica e di odio nei miei confronti. Io ero traditore! Li avevo tradito. Per me non ci furono attenuanti e non ci fu alcuna misericordia. Anche le persone che mi erano state più vicine sentirono il bisogno di proclamare la loro distanza da me. Questo fatto di amareggiò perchè non sospettavo che si potesse sviluppare tanto rancore. Ottaviano mi sollecitò a lasciare le cariche che avevo nel CNEL e nell'INPS, cosa che io avevo fatto senza bisogno di farmelo dire. Capisco il risentimento dei socialisti specialmente di quelli della CGIL ma la loro reazione fu troppo dura. Una reazione montata da quanti avevano mal tollerato la mia autonomia nei confronti dei capibastone del PSI siciliano ai quali non avevo mai fatto mettere le mani sulla CGIL. Aggiungo a questo che i dirigenti comunisti si erano mostrati assai freddi al contrario del popolo comunista che mi conosceva e mi votò copiosamente in tutta la circoscrizione occidentale anche se si sapeva che la mia candidatura alla camera era simbolica.
Non meritavo il crucifige che ho subito dopo tutto quello che avevo fatto per il partito e per la corrente. Io ero sempre un socialista anche se candidato con il PCI come disse Emanuele Macaluso presentandomi all'elettorato comunista di Enna in un bel comizio che non ho dimenticato. Disse: Pietro Ancona è socialista è nessuno pensi che possa diventare cosa diversa di quello che è. Votatelo!

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